Saluti del Presidente Aicpe

Cari Soci,

Passata l’iniziale “euforia” per questa nuova avventura, vorrei condividere con voi quelli che mi piacerebbero fossero i due punti chiave del mio biennio di presidenza in AICPE:

Formazione e Informazione

Conosciamo bene il problema del vulnus formativo in Chirurgia Estetica dei giovani neo specialisti, problema peraltro non solo italiano. Infatti, le Scuole di Specializzazione di Chirurgia Plastica che sono istituzionalmente le uniche deputate alla formazione specialistica, proprio per la caratteristica precipua della sanità pubblica italiana, sono impossibilitate a dare alla chirurgia estetica uno spazio adeguato rispetto a quella ricostruttiva.

AICPE da più di un decennio si sta occupando anche di formazione in Chirurgia Estetica in vari modi: attraverso progetti come “AICPE for you” oppure “AICPE Help” di mutua assistenza tra i Soci; istituendo i 5 Corsi annuali accreditati con ECM secondo i protocolli ministeriali; grazie alla disponibilità di Soci Senior che ospitano chirurghi Junior presso le loro strutture.

Sono tutte iniziative valide che hanno già dato risultati significativi. Credo, però, che dobbiamo fare qualcosa in più come Associazione, riuscendo ad organizzare queste azioni sia pur nobili ma individuali, in un progetto formativo unico. Stante dunque la volontà e l’impegno nel perseguire i nostri obiettivi, si apre dunque lo scenario di come e con chi farlo.

Siamo dunque sempre disponibili a confronti costruttivi con chi si occupa istituzionalmente di formazione perché AICPE, pur non potendosi mai sostituire ad una Scuola di Specializzazione per ciò che attiene a tutti i capitoli della chirurgia ricostruttiva, ha tutti i requisiti e le risorse per implementare e completare la formazione in Chirurgia Estetica.

Il secondo punto che ritengo strategico è quello dell’informazione.
Sono all’ordine del giorno episodi nei quali la Chirurgia Estetica viene messa “sotto tiro” da una certa informazione, quella cioè che punta allo scoop giornalistico, piuttosto che alla realtà dei fatti e soprattutto alle evidenze scientifiche. Nella maggioranza dei casi si tratta di un uso strumentale della nostra specialità, mediaticamente più utile considerarla come atto futile e voluttuoso, piuttosto che come atto medico terapeutico, come realmente è.

Sarà nostro compito quello di monitorare costantemente tale attività a noi dannosa e, ove opportuno, far sentire la nostra voce, pur riconoscendo i limiti stessi di un’azione di contrasto a campagne mediatiche su larga scala.

Quello su cui punteremo sarà l’azione informativa di AICPE, costante e continua su tutto ciò che attiene alla chirurgia estetica con costanza e sistematicità.

Purtroppo però, sia pur raramente, ci troviamo di fronte a spot pubblicitari di colleghi, che risultano essere assai poco medici e molto più adulatori in cerca di clientela, inviando messaggi semplicistici che banalizzano qualsiasi atto terapeutico in quanto tale. Questo è dannoso per tutta la nostra categoria e vigileremo affinché tale comportamento non avvenga quantomeno da parte di nostri Soci. Il nostro compito sarà dunque quello di offrire un’informazione medico-scientifica puntuale ad un pubblico sempre più attento ed interessato ed al tempo stesso garantire una certa uniformità dell’informazione stessa, sia pur rispettando la diversità e le modalità dei singoli Soci; insomma, un modello di comunicazione pluralista, diversificata attraverso differenti modalità mediatiche, ma sempre e comunque di alto livello di autorevolezza.

In conclusione di queste poche righe che cosa aggiungere?

AICPE l’abbiamo voluta, fondata, alimentata, arricchita di contenuti, fatta crescere ed anche difesa quando è stato necessario, anche se in rare occasioni. Essa è la Società di tante idee e proposte, molte delle quali diventano progetti che si realizzano grazie all’impegno di tutti i Soci.

Andiamo avanti così: non fermiamoci proprio ora…

Claudio Bernardi
Il Vostro Presidente