Il futuro del ringiovanimento – Egidio Riggio

Dottor Riggio, buongiorno. Grazie di essere qui anche quest’anno. Ci rivediamo con piacere. Sappiamo che sta per partire una sessione di speaker su un tema decisamente importante: come e dove le tecniche mini-invasive possono portare grandi risultati nel ringiovanimento del viso.

È un argomento interessante, come tutti gli argomenti che in questi tre giorni di dibattito…

 

Il viso è una parte molto delicata del nostro corpo e quindi l’approccio dovrebbe essere sempre, in primis, minimo-invasivo, meno cruenta, in linea anche con le attese e le aspettative delle donne e degli uomini. È per una chirurgia più “soft”, che non vuol dire inutile, futile o temporanea, ma una chirurgia che abbia i mezzi giusti per offrire un risultato compatibile con gli obiettivi del paziente e che sia di durata. Un aspetto di ringiovanimento del volto globale.

Questo è possibile con tecniche chirurgiche—parliamo sempre di chirurgia—ma con incisioni minori e scollamenti più limitati dei tessuti; significa meno rischio di complicazioni, con risultati comunque efficaci. È possibile anche attraverso tecniche più superficiali e l’utilizzo di dispositivi medici, come ad esempio fili permanenti che aiutano a sostenere i tessuti del viso che, col tempo, tendono a cadere.

Oggi affrontiamo questo argomento passando in rassegna i diversi gradi di intervento: dall’effetto che un lifting può avere sul nostro viso—dai lifting più complessi, che riguardano sia il collo sia il viso—fino a tecniche meno invasive. E, laddove possibile, perché siamo chirurghi ma prima di tutto medici, la pelle non è solo da resecare o tagliare con l’intervento chirurgico: va curata.

La cura della pelle significa anche trattamenti di medicina estetica da associare agli interventi chirurgici che eseguiamo. Dico sempre, soprattutto a molte donne che sono impazienti: la pelle va curata negli anni. Noi serviamo per prevenire i problemi, i danni dell’invecchiamento o quelli degli inquinanti atmosferici e del sole; ma bisogna avere pazienza e una cura periodica. Allora sì, quello è il vero ringiovanimento.

Quindi, un approccio integrato, se vogliamo. Un approccio integrato è già il presente e deve essere il futuro del nostro modo di trattare il viso, soprattutto. E queste tecniche hanno un’età o possono essere applicate a qualunque età, per la donna e per l’uomo? Sì: come ho detto, non solo curare ma anche prevenire. La prevenzione inizia già dai 40 anni—diciamo tra i 30 e i 40, pensiamo soprattutto a prevenire i danni del sole.

E i tempi di recupero sono più brevi con la chirurgia meno invasiva? Sì, sono più brevi, ma—ripeto—parliamo sempre di chirurgia. Non tutti i casi guariscono in pochi giorni. A volte è difficile far comprendere ai pazienti che la chirurgia mininvasiva è pur sempre chirurgia. Perfetto. Grazie mille, dottore, grazie veramente.

Grazie a voi.